Assisi con i bambini, cosa vedere in un giorno

Assisi, cosa vedere con i bambini in una giornata

Le prime notizie urbanistiche di Assisi risalgono al VI sec a.C. Nell’89 a.C. divenne municipio romano ed Assisi si arricchì di monumenti i cui resti sono ancora oggi visibili, come il tempio di Minerva (facciata), parte del Foro Romano, alcune cisterne e molte sculture ed iscrizioni conservate al Museo Romano. Dopo Roma vennero i Goti, i Bizantini, i Longobardi e i duchi di Spoleto. Intorno al Mille la città si espanse con nuovi edifici e monasteri. Nel XII sec divenne comune (ghibellino) spesso in guerra, soprattutto contro Federico Barbarossa (1198). Sono gli anni in cui nasceva Francesco (1182). Assisi passava sotto il papato e poi, tra lotte intestine, conosceva diverse signorie e ancora sotto il papato con il quale ebbe un periodo di tranquillità.

Oggi il comune di Assisi conta 25.000 abitanti. La città, arroccata alle pendici del monte Subasio, è racchiusa da una poderosa cinta muraria e conserva l’aspetto medioevale. I turisti possono parcheggiare all’esterno negli appositi capienti parcheggi. L’interno è pedonale con eccezioni per le auto dei residenti e quelle con disabili a bordo. Ciò rende la città particolarmente adatta per la visita in famiglia, in presenza di bambini.

Ecco un breve elenco di tutto ciò che è possibile visitare in un giorno, assaporando con calma e lentamente la magia di un luogo talmente speciale e unico nel suo genere. Qui i ritmi sono decisamente slow e un viaggio con i bambini è l’ideale per (ri)scoprire un posto simile.

Sulla parte più elevata della città sorge la Rocca Maggiore, il castello da cui si gode un’ottima panoramica sul centro storico e sulla Valle Spoletana. Può essere raggiunta in auto percorrendo la circonvallazione e parcheggiando nel vicino piazzale in terra battuta. Un luogo che, sicuramente, piacerà anche ai bambini, per i bellissimi panorami di cui si può godere da qui.

La Basilica di San Francesco sorge maestosa sul colle del Paradiso, visibile già in lontananza mentre ci si avvicina alla città.  Fu costruita subito dopo la morte del Santo a forma di Tau e con due piani sovrapposti, secondo il volere di frate Elia, compagno di Francesco. In essa nel 1230 venne sistemato il corpo del santo. La prima consacrazione avvenne nel 1235 a edificio incompleto, mentre quella definitiva risale al 1253.

Alla metà del XVIII sec la Basilica venne proclamata Patriarcale come il Vaticano, il Laterano, San Paolo, S. Maria Maggiore, San Lorenzo. Vi si accede dal grande piazzale omonimo. La porta cinquecentesca è abbellita da scene di vita di San Francesco, S. Chiara, S. Lodovico, S. Antonio. L’interno, con le volte piuttosto basse e la scarsa luce, favoriscono un’atmosfera di raccoglimento. Ai lati si aprono numerose cappelle tutte interamente affrescate con scene di vita dei vari santi a cui sono dedicate. Anche le volte a crociera sono interamente dipinte, come gli archi e le pareti.

La tomba di San Francesco si trova sotto la basilica inferiore e da questa vi si accede e si esce tramite due scale distinte. La cripta è stata ricavata nel 1820. Lo stile era neoclassico, in seguito ritenuto inadatto e contrastante con il pensiero francescano. Così fu rifatta nel 1932 in stile più semplice e adeguato. Il corpo del Santo è stato sistemato all’interno di un grande pilastro cavo al centro della cripta e circoscritto da una grata in ferro battuto. Il sarcofago è in pietra grezza, senza alcuna lavorazione o abbellimento. Ai lati della cripta vi sono quattro nicchie per i compagni più devoti di Francesco.

Per quanto riguarda la Basilica superiore, l’interno è a croce con unica navata suddivisa da quattro campate con volte a crociera. Le pareti sono completamente affrescate da Giotto e da artisti della sua scuola. Le scene si leggono a partire dalla destra dell’altare e rappresentano gli episodi salienti della vita di Francesco. Nel transetto, lungo il braccio sinistro, vi sono affreschi di Cimabue ormai notevolmente deteriorati.

Proseguendo la visita della città, entriamo nel centro cittadino su cui si affacciano numerosi monumenti storici. Il Palazzo del Podestà del 1282 è oggi sede della Società Internazionale di studi francescani. La Torre del Popolo del XIII sec porta sulla sommità dal 1926 una campana con inciso il Cantico delle Creature. Il Tempio di Minerva, di cui rimane la facciata del I sec, è in seguito divenuto chiesa di S. Maria sopra Minerva. Il Palazzo dei Priori ha il suo utilizzo come sede comunale. Da vedere anche la fontana del 1762 e la pinacoteca comunale.

La Basilica di Santa Chiara fu edificata nel 1257 in stile gotico, ma con la sobrietà tipica francescana. La facciata si presenta in fasce alternate di pietre bianche e rosa e l’architettura è molto semplice. Nella parte bassa si impone un grande portale con colonnine marmoree e nella parte alta un grande e raffinato rosone a cerchi concentrici. L’edificio è stato rinforzato nel XIV sec da tre contrarchi.

Nella grande piazza antistante, recentemente ripavimentata, trova posto una fontana con piatto poligonale. Dal terrazzo si gode una splendida vista sulla Valle Umbra. L’interno della chiesa è molto disadorno. Interessanti sono alcuni affreschi di scuola giottesca e la tavola dipinta con l’immagine della Santa. In una cappella apposita si conserva il Crocifisso originale che a San Damiano parlò a Francesco all’inizio della sua conversione.