Nella pietra c’è tutta la storia del Salento

Abbiamo una vacanza molto speciale da proporvi, inusuale rispetto agli schemi tradizionali. Il Salento è una zona d’Italia tutta da scoprire, e la sua eccezionalità non si deve soltanto ai due meravigliosi versanti – Ionico ed Adriatico – punteggiati da baie e spiagge tra le più ambite d’Italia.

Vale assolutamente la pena spendere un viaggio e soggiornare in un b&b a Lecce o nelle sue immediate vicinanze, che sarà la base delle operazioni e delle esplorazioni di un entroterra traboccante di storia!

Architettura Salentina del 1700

Del tutto esclusivo e privilegiato è, sin dalla preistoria, il rapporto delle genti salentine con la pietra: il compatto calcare locale è sempre stato infatti materia prima di eccezione per ricavare ad esempio i blocchi necessari alle costruzioni quali i caratteristici muretti a secco disseminati ovunque nelle campagne, o gli iconici trulli, strutture destinate all’immagazzinamento delle derrate agricole ma spesso delegate anche ad ospitare famiglie contadine: in questa specifica zona essi prendono però il nome di “Caseddhu” o “Pajaro”, si sono diffusi a partire dal 1700 e sono ancor oggi tratto caratteristico del panorama.

Ancora più incisivo è il ruolo della Pietra Leccese, una roccia calcarea fortemente argillosa e basilare per una architettura unica in tutta Italia.

L’area su cui insiste il Barocco Leccese, che abbraccia non solo il capoluogo ma anche molti dei comuni limitrofi, è talmente suggestiva nella sua fioritura di ornamenti e fregi di sfrenata esuberanza da aver meritato la “nomination” tuttora al vaglio da parte dell’UNESCO per l’inserimento del sito tra i Patrimoni dell’Umanità (sarebbe il 52° per l’Italia ed il quinto per la Puglia).

Giganti di Pietra
Affrontare un tour di approfondimento sul ruolo della pietra e quindi dell’architettura in Salento è un’esperienza da non sottovalutare anche per i risvolti archeologici che rendono quest’area preziosissima per gli studiosi grazie a testimonianze paleolitiche risalenti ad oltre 80.000 anni fa, che prendono le forme maestose ed imponenti di Dolmen e Menhir.

Simbolo di culti pagani improntati alla litolatria, con finalità propiziatorie o forse funerarie, questi giganti di pietra saluteranno qualsiasi vostra passeggiata nell’entroterra rurale irraggiando tutta la loro aura di mistero e di antichità; ben più recenti invece, se vi sposterete sulle coste, sono le tracce storiche rappresentate dalle Torri Costiere di avvistamento, che tra il XV ed il XVI secolo fungevano da baluardi militari contro le truppe saracene che sbarcavano su questo lembo di terra proteso verso oriente in cerca della loro espansione in Europa.

È superfluo sottolineare quanto anche in questo caso siano la pietra e le tecniche architettoniche l’oggetto delle nostre attenzioni, in special modo nel caso delle Torri che lo scorrere dei secoli non ha sgretolato anche per la cura ed il restauro cui sono state sottoposte.

Osservare in lontananza lungo il litorale queste torri che si susseguono ad intervalli irregolari è un apparato scenico di indiscutibile fascino… eppure, dopo esservi riempiti gli abiti di polvere e gli occhi di Storia, siamo dell’avviso che a quel punto potrete concedervi un rigenerante e rinfrescante tuffo nelle acque sormontate da una di queste torri, confermando la favolosità del mare che abbraccia tutto il Salento!