Racconto di una giornata tipo a Bologna: cosa vedere in 24 ore?

Bologna, capoluogo dell’Emilia Romagna, è affascinante e ricca di suggestioni. Si caratterizza per la presenza di numerosi portici, lunghi ben quaranta chilometri, e di torri, una volta più di cento, oggi se ne contano ventiquattro. Questa incantevole città viene detta “la dotta” per la presenza di una delle più antiche università d’Italia, l’Alma Mater Studiorum, “la rossa“, per via del colore dei tetti e delle case e “la grassa” per la sublime gastronomia.

Bologna, però, è anche tanto altro. Non a caso è stata eletta Capitale Europea della Cultura nel 2000 e Città della Musica dall’Unesco nel 2006. Ma che cosa fare e che cosa vedere se si ha a disposizione solo un giorno? Esplorare questo piccolo angolo di paradiso italiano in 24 ore non è semplice, poiché le attrazioni disponibili e le esperienze che vale la pena di provare sono davvero tante.

La mattina a Bologna: cosa fare e cosa vedere in città?

Bologna è una città a misura di pedone, quindi, per esplorarla al meglio conviene indossare un paio di scarpe comode. Per iniziare la visita si consiglia di indirizzarsi verso il centro, partendo da Via Indipendenza, che collega la stazione a Piazza Maggiore. Durante il tragitto è possibile ammirare il teatro Arena del Sole, sormontato da suggestive statue che invitano lo spettatore a volgere lo sguardo verso l’alto, e la Cattedrale di San Pietro, principale luogo di culto della città, che si caratterizza per l’imponente facciata barocca.

Dopo aver percorso tutta la via ci si trova davanti alla Sala Borsa, un importante centro culturale pubblico, che raccoglie un’ampia selezione di libri, dischi e dvd. Suggestivo è il contesto architettonico, nonché il pavimento del piano terra in vetro, che consente di vedere i ritrovamenti archeologici individuati sotto l’edificio. In Piazza Maggiore, invece, è possibile ammirare la Fontana del Nettuno, a cui è legata un’interessante leggenda. Sembra, infatti, che gli esponenti della Chiesa chiesero allo scultore, il Giambologna, di ridurre i genitali del dio romano.

Per dispetto l’artista avrebbe modificato la posa della mano sinistra della statua, in modo tale che il pollice, osservato da una particolare angolazione, appaia come il genitale eretto. Per vedere la “prospettiva della vergogna” basta posizionarsi in corrispondenza della pietra nera che emerge dalla pavimentazione. Nelle immediate vicinanze della piazza si trova la Basilica di San Petronio, che colpisce per la facciata incompiuta, ed il Palazzo del Podestà, che fa da base alla Torre dell’Arengo, la cui campana risuona in occasioni speciali.

Il pomeriggio a Bologna: come proseguire il tour?

Dopo una breve sosta per il pranzo, che può essere attuata in una delle tante trattorie presenti in città, che permettono di gustare i piatti tipici della tradizione, come le mitiche tagliatelle al ragù, è possibile andare alla scoperta del Quadrilatero, una zona in cui si trovano soprattutto negozi di gastronomia, macellai, banchi di frutta e verdura e gioiellerie.

Lasciatesi alle spalle i profumi ed i colori del mercato che invade Via Pescherie e Via Drapperie conviene imboccare Via Rizzoli per vedere la Torre della Garisenda, fortemente in pendenza, e la famosa Torre degli Asinelli, da cui Guglielmini lanciò un sasso per dimostrare il moto di rotazione della terra.

Una volta fatte le dovute foto è possibile raggiungere Piazza della Mercanzia e da qui andare verso Piazza Santo Stefano, dove si trova l’omonima basilica, conosciuta anche con il nome di complesso delle Sette Chiese. Tale termine fa riferimento al progetto iniziale di San Petronio, vescovo della città, che nel V secolo a.C. fece edificare la Chiesa di San Sepolcro, anche se il suo desiderio era quello di realizzare sette edifici sacri attaccati, in modo da riproporre i luoghi della passione di Cristo.

Per proseguire al meglio il tour di Bologna si consiglia di raggiungere Via Piella e Porta Govese, dove in corrispondenza del portico si trova una finestrella che da sul Canale delle Molise. Questo angolo della città, noto come “la piccola Venezia“, permette di vivere emozioni davvero uniche.

La sera a Bologna: cosa resta da fare?

Bologna è molto vivace di sera: gli studenti si riversano nelle vie cittadine per fare aperitivo e per cenare in uno dei tanti ristoranti tipici presenti nell’urbe. Le pietanze che vale la pena di assaggiare sono certamente tante, come le lasagne, la cotoletta alla bolognese, i passatelli, i tortellini in brodo ed il friggione. Tuttavia da provare sono anche le crescentine e le tigelle da accompagnare con la mortadella o con altri salumi locali.

La movida bolognese si concentra prevalentemente in Via del Pratello, Via Zamboni e Via delle Belle Arti, dove si trovano numerosi pub, locali ed osterie. Durante i mesi caldi spesso vengono organizzati piccoli concerti, che riscuotono sempre grande successo. Del resto non bisogna dimenticare che Bologna è la città natale di Lucio Dalla, uno dei più grandi cantautori italiani scomparso pochi anni fa.

A fine serata è indispensabile ritirarsi in una struttura adeguata dove recuperare le energie con un buon sonno. Un letto comodo, ambienti confortevoli, cortesia e servizi di qualità consentiranno di completare al meglio il proprio soggiorno in questa città. Una ricca e deliziosa colazione consentirà di partire alla volta delle attrazioni della città ogni giorno con grande entusiasmo. Per rendere questo possibile è importante scegliere un hotel d’eccellenza come quelli della catena Mercure. Questo nome è oggi sinonimo di ospitalità, servizi e cortesia: la triade del benessere e del soggiorno perfetto che tutti meritiamo. Pronti a partire per il vostro soggiorno? Prenotate quindi subito un buon hotel bologna per coccolarvi al meglio.