Week end a Capri, cosa vedere in 3 giorni

Capri è un’isola stracolma di bellezze naturali. L’imperatore Cesare Augusto fu tra i primi ad apprezzarla, seguito da Tiberio. Si può scegliere di vederla tutta via mare salpando da Marina Grande. Il paesaggio è scandito da giardini a terrazza, casette bianche ed appezzamenti coltivati. Vediamo quali sono le principali attrazioni di Capri, le cose più importanti da vedere in un ipotetico tour di 3 giorni.

Si raggiunge la Grotta Azzurra, una delle 60 grotte dell’isola, la più famosa, tanto che in estate occorre fare la fila per vederla. Poco lontano spuntano le rovine di Villa Damecuta, una delle 12 residenze di Tiberio presenti sull’isola. Proseguendo verso Cala del Rio si incontrano le rovine di un antico porto romano.

Sul versante occidentale, più selvaggio, troviamo la Grotta Verde dai riflessi color smeraldo e il lido di Marina Piccola, fin dagli anni cinquanta fra le località più esclusive.

Proseguendo si incontrano i famosissimi faraglioni il simbolo più conosciuto di Capri che hanno riempito tante cartoline inviate in tutto il mondo. E ancora verso Capo Masullo la villa di Curzio Malaparte. Lo scrittore progettò da sé la propria casa, integrandola allo scoglio su cui sorge. E’ stata spesso usata come set per riprese cinematografiche.

Lo spettacolo continua con la visita allo spettacolare Arco Naturale, una roccia enorme bucata al centro dall’erosione, meglio visibile da terra. Si arriva poi alla Grotta Bianca dalle splendide stalattiti e stalagmiti. Quindi si supera il salto di Tiberio dal quale la leggenda vuole che l’imperatore gettasse le sue vittime e villa Jovis, la più spettacolare delle ville di Tiberio. Si rientra infine nel porto.

La Grotta Azzurra è una cavità di erosione lunga 60 metri e larga 25. Per entrare bisogna prendere una delle piccole barche a remi ormeggiate all’esterno (a pagamento). Si entra nella grotta stando distesi sul fondo della barca in quanto l’ingresso è molto angusto. Un secondo ingresso, più grande, è completamente sommerso.

Proprio da questo proviene la colorazione azzurra dell’acqua all’interno, per un particolare fenomeno di riflessione. All’interno lo spettacolo è surreale, le barche sembrano galleggiare in un universo fantastico. La grotta era conosciuta già dagli antichi romani, come testimoniano alcune statue rinvenute sul fondo. Poi rimase sconosciuta, perché i pescatori dell’isola credevano vi dimorassero gli spiriti maligni. Nel 1826 fu riscoperta e resa famosa dal pittore tedesco August Kopisch e dall’amico Ernst Fries accompagnati dal pescatore Angelo Ferraro. Da allora è stata visitata da migliaia di turisti.

capri-attrazioniE’ uno spettacolo da non perdere anche se occorre affrontare lunghe code di turisti. Al mattino in genere l’attesa è minore. Le condizioni ottimali di luce sono un cielo terso, acqua trasparente e luce diffusa. Per arrivare: 10′ in barca da Marina Grande (Gruppo Motoscafisti tel. 081-8375646); 15′ in autobus: capolinea V.le T.de Tommaso a 50 m da Piazza Vittoria; 50′ a piedi da V.le T. de Tommaso, via Pagliaro, via G. Azzurra (3,5 km) 35′ a piedi attraversando il centro di Anacapri, via Vigna, via Veterino e prendendo un sentiero ripido detto Strada Vecchia per la Grotta Azzurra.

Il faro di Punta Carena, invece, si trova all’estremo punto ovest dell’isola di Capri. Secondo in Italia per importanza e potenza di illuminazione. Il nome è dovuto alla somiglianza del promontorio alla carena di una nave. Sul costone roccioso, verso est, si aprono le “Grotte dei Caciocavalli” e la Torre della Guardia. Qui si può godere del sole dall’alba al tramonto, perfetto per foto da cornice. Anche una visita notturna riserva suggestive emozioni: ammirare il faro in funzione, le rocce illuminate, il cielo stellato o la luna caprese, le lampade dei pescatori di Totani che brillano sul mare o di quelli che ritornano con le tipiche barchette.

Via Krupp si può considerare come una vera e propria opera d’arte. Fu ideata da un industriale dell’acciaio il tedesco A.F. Krupp e costruita nel 1902 dall’ing. E. Mayer. Con i suoi zig-zag conduce a Marina Piccola ed è interamente scavata nella roccia.

A pochi minuti dai Giardini, sorge la Certosa di S. Giacomo fondata nel 1371. Il monumentale impianto è un incomparabile esempio di architettura caprese. Conserva affreschi del 1600. Accanto al chiostro vi è il Refettorio oggi sede di un museo. Vi si conservano alcune grandi statue di epoca romana rinvenute nei fondali della Grotta Azzurra.

Nei dintorni di Capri, da visitare è Villa San Michele, che si trova a nord-est di Anacapri a 327 metri di altitudine. Fu costruita nel 1896 dal medico Munthe, sopra i resti di una villa imperiale romana, ancora visibili nel giardino. Egli ne fece la sua residenza fino al 1910.

La villa ha una fantasiosa architettura e conserva al suo interno le collezioni del suo proprietario. Vi si trovano oggetti di origine romana, etrusca ed egizia. Di notevole interesse sono la testa di Medusa, il tavolo cosmatesco, il busto in marmo dell’imperatore Tiberio e la sfinge egizia. Nel giardino si possono ammirare piante caratteristiche della flora mediterranea e dal colonnato si gode una straordinaria vista sul golfo di Napoli.

Il punto più alto dell’isola è il Monte Solaro (589 m). Si può raggiungere con la seggiovia (12 minuti) che parte da Piazza Vittoria ad Anacapri, oppure a piedi (1 ora) prendendo la stradina che sale da viale Axel Munthe.  Dalla cima di Monte Solaro si gode un magnifico panorama a 360 gradi. Il ritorno a piedi è una delle passeggiate più belle dell’Isola, su un percorso agevole. Consente inoltre una visita all’eremo di Cetrella e alla chiesa solitaria di Santa Maria, usata anticamente dai Francescani e dai Domenicani. Attualmente vi si svolgono le funzioni nelle domeniche di maggio e settembre.

La città è anche molto nota per i suoi artigiani intagliatori di mobili, come si può ben vedere dalle vetrine dei negozi del centro e anche nei monumenti. Corso Italia è la via dello shopping e del passeggio e la gelateria Primavera uno dei punti di ritrovo più noti. Via S. Nicola è invece piena di botteghe dove si lavorano gli oggetti intarsiati, venduti poi nella parallela via S. Cesareo. Da visitare a Capri anche il “Museo bottega della Tarsìa Lignea” con collezioni recenti. Per vedere pezzi antichi bisogna visitare la chiesa di Sant’Antonio con il pulpito intarsiato o il Museo Correale di Terranova.